Dalla Svezia con il TURBO

Nonostante fosse nato come costruttore di aerei, e non avesse quindi, una esperienza diretta con il settore automobilistico, la Saab è tra i marchi automobilistici più innovativi della storia, avendo introdotto nel corso della sua attività, numerose novità nel design e nella tecnica, facendo da apripista nel settore. Tra le più importanti si annoverano la raffinata aerodinamica, i freni a disco anteriori, il sistema frenante a circuiti separati orizzontali e le cinture di sicurezza, di serie, a partire dal 1962. Ovviamente, dietro ad un così avveniristico prodotto, vi era il lavoro di un team di progettisti e designer, di alto livello e, tra questi, spiccano le figure di Gunnar Ljungstron, alla guida del team ed il designer Sixten Sason, che firmò lo stile dei primi modelli della casa. Il potenziale dei progettisti, si ritrovò già dietro al primo prototipo di auto, la UrSaab,  da cui derivò l’originalissima 92 del 1949, le cui caratteristiche peculiari erano l’aerodinamica eccellente, con un CX di 0,31 del prototipo, che divennero 0,35 nel modello di serie, tali comunque da rimanere nel primato assoluto, del panorama automobilistico di allora. Altra caratteristica importante e per niente scontata, lo schema meccanico con motore anteriore bicilindrico trasversale e trazione sulle ruote davanti.

Di evoluzione in evoluzione, la Svenska Aeroplan Aktie Bolaget (Aeroplani Svedesi Società per Azioni), lanciò altri modelli quali, la 93 del 1958, la 96 del 1960, tuttavia il salto di qualità verso un segmento superiore rispetto alla 96, avvenne con la 99, protagonista dell’articolo e ultima auto disegnata da Sason. La nuova vettura,  nata dal progetto Gudmund avviato nel 1964, come da tradizione, presentava sistemi di sicurezza per gli occupanti molto avanzati per l’epoca, con scocca a zone deformabili anteriori e posteriori, per l’assorbimento degli urti in caso di incidente e le barre antintrusione inserite nelle portiere. Meccanicamente la nuova vettura era una berlina a trazione anteriore, mossa da un 4 cilindri di 1700 CC da 86 CV, montato anteriormente in posizione longitudinale ed inclinato di 45°. Tale propulsore era lo stesso montato dalla Triumph sulla Dolomite ed era nato da un progetto congiunto tra la Ricardo e il costruttore inglese. Stilisticamente, la nuova Saab, era una berlina 3 volumi e due porte dalla linea originale e filante, con ampio lunotto anteriore, che garantiva ottima visibilità agli occupanti. Inoltre rimane nella storia anche per essere il primo modello Saab,  ad avere la celebre chiave di accensione tra i sedili, di chiara ispirazione aeronautica e, divenuta caratteristica distintiva della produzione del marchio. Anche l’aerodinamica, come sempre, era molto curata, con un CX di appena 0,37. Sin dal debutto la 99 per il mercato Americano, differiva da quella europea per un inedito frontale costituito da quatto fari circolari, in sostituzione degli originali di forma rettangolare. A partire dal 1970 venne proposta anche in versione a quattro porte, che garantiva un più facile accesso agli occupanti posteriori. In quell’occasione vennero rivisti gli interni, dotati di materiali più lussuosi. Successivamente venne introdotto anche un motore di cilindrata 1800 cc.

A partire dal 1972 il propulsore di origine Triumph, venne prodotto internamente da Saab, dove i tecnici della Scania, azienda con la quale si era fusa nel 1968, intervennero migliorandone l’affidabilità. Sempre nello stesso anno vide la luce la 99 EMS (Electronic Manual Special), dotata di iniezione elettronica, che contribuiva ad incrementare le prestazioni del motore 1800 CC che erogava, per questa versione, 110 Cv. Nel 1974 venne introdotta l’originale versione Combi, disponibile in configurazione tre porte e, successivamente, anche in quella a cinque, che abbinava la carrozzeria coupé alla praticità del portellone, divenendo una sorta di wagon, dalla linea sportiva.

La vera rivoluzione avvenne nel 1978, quando fu lanciata la 99 Turbo, disponibile solo con carrozzeria Combi coupé a tre porte e, destinata ad entrare nella storia per essere la prima vettura di quella fascia ad utilizzare un motore turbocompresso, divenendo l’apripista di una tecnologia divenuta molto popolare negli anni 80,  e che tutt’ oggi viene comunemente usata. Questa versione si distingueva dalle 99 normali per una linea più sportiva, con cerchi in lega dedicati, che richiamavano nel design le turbine, e da spoiler neri anteriori e posteriori specifici. Grazie all’adozione del turbocompressore, il motore 2000 CC erogava 145 CV per una velocità massima di 200 Km/h. Prestazioni così elevate fecero della Turbo, la vettura ideale per l’utilizzo nei rally, dove la Saab è stata per lungo tempo presente, con il modello 96 e la 99 EMS, e di cui la Turbo sarà l’ultimo modello ad essere usato per questa competizione.

L’anno successivo Saab presentò un’ altra vettura iconica della sua produzione, la 900, derivata dal modello 99, che continuò ad essere prodotto congiuntamente con la sua erede, esclusivamente in versione berlina, poiché la configurazione Combi era stata lasciata alla più moderna 900, prodotta solamente con quel tipo di carrozzeria. Il 1984 fu l’ultimo anno di produzione per la 99, che venne sostituita dalla 90, profondo restyling di quest’ultima, in produzione dal 1985, nella sola versione berlina 3 porte, la quale era riconoscibile, per il disegno del posteriore identico alla più grande 900. Venne prodotta non più nella sede storica in Svezia, a Trollhättan, ma nello stabilimento finlandese Saab – Valmet, fino al 1987.

Calò così il sipario anche sull’ultima evoluzione della 99, vettura che, come avevamo già detto, rappresentò un ulteriore salto per la Saab, verso un segmento più ricercato e, grazie anche alla rivoluzione del Turbo, questa divenne in definitiva il punto di riferimento per la concorrenza, e ancora oggi, a distanza di oltre 40 anni, risulta essere moderna e rivoluzionaria.  Dispiace anche per questo, che oggi la Saab non esista più come costruttore di auto, si sente infatti, la mancanza di quelle auto che sapevo distinguersi dal panorama automobilistico, in maniera discreta, tipicamente nordica.

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