Bill Voegele, iniziò la sua attività lavorativa in Fiberfab, nota azienda di auto in kit con carrozzeria in vetroresina, alla fine degli anni sessanta, periodo nel quale questo genere di aziende era sulla cresta dell’onda. L’ingegnere meccanico, si rese conto ben presto che la qualità delle vetture non era sempre buona, e si scontrò spesso con i vertici Fiberfab, senza ottenere grande considerazione. Maturò quindi l’idea di mettersi in proprio, assieme ad altri due, già ex, colleghi che nel frattempo avevano avviato una loro attività di costruzione di vetture in vetroresina, sempre a Santa Clara in California. John Hebler e John Ubina avevano fondato la Hebina Plastics, ma la loro attività era a corto di denaro, e avevano diversi problemi a lanciarsi sul mercato con il loro nuovo prodotto: la Gazelle.
In loro soccorso arrivò proprio Bill Voegele, che decise di abbandonare Fiberfab per inseguire, assieme agli altri due, il sogno di una vettura in fibra di vetro costruita con qualità. La Gazelle era un prodotto valido, assai migliore della produzione Fiberfab, ma non era ancora al livello di standard voluto da Voegele.
Furono apportate modifiche a livello strutturale, aggiungendo rollbar e rinforzando i punti critici. Fu rivista anche la carrozzeria, con un nuovo stampo che prevedeva doppi fari e la possibilità di scegliere tra tre diverse opzioni per i due finestrini posteriori. Il corpo vettura, infine, venne realizzato con un nuovo materiale: la resina isoftalica, ovvero il miglior materiale utilizzabile all’epoca. Il costo era più elevato rispetto alle concorrenti Fiberfab, ma la qualità della Gazelle era a quel punto la migliore del mercato. Dal 1970 Hebina Plastics cambiò nome in Voegele Industries e, prima del lancio, Bill Voegele, decise che Gazelle non era il nome più adatto per la vettura, quindi propose Amante, poiché amava quella vettura e, credeva che il nome avrebbe avuto un riscontro commerciale migliore rispetto al precedente, meno fluido nella pronuncia e anche meno attraente.
Nonostante le attività pubblicitarie su riviste come Road&Track e l’ingente numero di richieste per avere una brochure della Amante, le vendite non andarono affatto bene. Il costo, come già detto, era abbastanza elevato rispetto alla concorrenza, ma la qualità era assai migliore e data la bontà del progetto, Voegele considerava il costo ragionevole per ciò che la vettura dava in cambio. Offriva il miglior standard qualitativo del settore e una linea da vera sportiva, ma non bastava per venderla.
Si decise un ultimo tentativo al salone dell’auto di New York, sperando che l’Amante ottenesse maggiori consensi e visibilità. La vettura poteva montare diversi motori tra cui i propulsori VW/Porsche, che le garantivano ottime prestazioni e la rendevano affidabile anche a livello meccanico. Per lo stand del salone, però, fu preparata un Amante con telaio modificato per accogliere un V8 Ford, il colore della vettura fu scelto da Ron Mitchell, addetto al marketing, ed era uno splendido British Racing Green. Il trasporto della vettura riservò vari problemi, ma alla fine la squadra di Voegele riuscì comunque a mostrare la vettura al salone.
Purtroppo lo stand era proprio in mezzo a Ferrari e Lamborghini e, questo fece si che la povera Amante GT, passasse in rassegna come una delle tante sportive esotiche, non vennendo quindi apprezzata per le sue doti qualitative, né per essere una rivoluzionaria Kit Car. Dopo il fallimento al salone il destino era ormai segnato, inoltre le vendite si ridussero ancora, complice anche la contrazione di richieste, che si verificò agli inizi degli anni settanta, per il mercato delle auto in kit. Benché l’Amante avesse una cerchia di ammiratori, ciò non bastò al piccolo costruttore per andare avanti e dopo cinque anni, l’avventura della sportiva ed il sogno di un gruppo di persone, si spense.
Vennero vendute in totale circa 150 vetture, prevalentemente in territorio americano, anche se qualcuna arrivò anche Inghilterra. Ancora oggi esiste un gruppo di appassionati di queste vetture e, se volete avere maggiori informazioni, potete cliccare QUI.
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