La più grande 3 metri del mondo

Sostituire la Mini originale, è da sempre stata un’ impresa pressoché impossibile, nonostante questo nel corso del ‘900 abbiamo assistito a varie proposte volte a rinnovare la leggendaria utilitaria inglese. Una di queste arrivò proprio dall’Italia e più precisamente, dall’ Innocenti di Lambrate (MI), famosa per lo scooter Lambretta e per aver prodotto su licenza Leyland la Mini nel nostro paese.

Eravamo a metà anni settanta, e la ditta Milanese era entrata da non molto nell’orbita del colosso inglese British Leyland, colosso che da lì a poco cominciò a scricchiolare, coinvolgendo nel suo crack anche lo stabilimento della Innocenti e i suoi operai, che da poco avevano cominciato ad assemblare la nuova piccola utilitaria disegnata da Bertone. Seguì uno stop della produzione e numerosi scioperi che portarono, dopo varie vicissitudini, alla cessione dell’azienda da Leyland all’imprenditore argentino De Tomaso, il quale vide nel progetto della nuova Mini qualcosa di rivoluzionario e, la rimise subito in produzione , nelle versioni 90 (base) e 120, alla quale si aggiungerà dopo poco tempo la sportiva versione De Tomaso.

Nella sua ventennale carriera il progetto Mini Bertone vide numerosi aggiornamenti, tra i quali il più importante fu, ad inizio anni 80, l’adozione di componenti e motori giapponesi forniti da Daihatsu, che portarono alla nascita della MiniTre. Venne, inoltre proposta, una versione con motore bicilindrico, sempre Daihatsu da 617 CC, denominata 650 SE in listino per un paio d’anni, ed oggi molto rara. Seguì nel 1986 la versione 990 con passo allungato che affiancò la mini quadrata originale e, che di fatto rimase l’ultima evoluzione del modello, nato nel lontano 1974. All’inizio degli anni novanta De Tomaso, malato da tempo, cedette il marchio alla Fiat,  la quale aggiornò la gamma, ribattezzando le vetture come Small 500 e 990. Quest’ultime furono prodotte fino al Marzo 1993, dopodiché, terminata la produzione, lo stabilimento di Lambrate venne chiuso e, ancor oggi, verte in stato di abbandono.

Attualmente la Mini Bertone risulta essere ambita da una nicchia di appassionati (clicca QUI per maggiori informazioni) e, l’esiguo numero  di esemplari prodotti nei suoi 19 anni di produzione (circa 300.000 esemplari), la rende assai rara, dato che ne sono rimaste ormai poche in circolazione. Tornando al marchio Innocenti, quest’ultimo rimase attivo fino al 1997, proponendo come gamma modelli Fiat rimarchiati, come la Mille (Fiat Uno CS ) e la Elba (Fiat Duna Weekend). Da segnalare la breve presenza in listino, dal 1991 al 1993, della Koral, vettura basata sulla Yugo, auto serba prodotta da Zastava. Nel corso degli anni si è parlato anche di una rinascita del brand come marchio low cost di Fiat, sulla scia di quanto fatto da Renault con Dacia, ma non si è mai arrivati a niente di concreto.

Nel 2017 si torna nuovamente a parlare di un rilancio che vede il ritorno sul mercato del marchio nell’arco del 2018, con sede produttiva a Palermo. La nuova Innocenti S.r.l. torna alla ribalta grazie ad Industrie Riunite SpA, Euro Mobile International B.V., Finambiente Group SpA e Famiglia Perrotta. L’intento del rinato marchio è quello di produrre microvetture; vedremo nei prossimi mesi come si svilupperà questo nuovo progetto.

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